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A prima vista - Magnus

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Faffina
CAT_IMG Posted on 28/2/2011, 16:16




Città di Ossa
Questo pezzetto è tutto dal punto di vista del nostro stregone. Come ha fatto Magnus ad innamorarsi di Alec? cosa ci avrà trovato in lui? Grazie Dorin per avermi fatto porre queste domande. Spero che le risposte siano di vostro gradimento.



Magnus rimase un attimo sulla soglia a fissare quei cinque volti sconosciuti, Nephilim senza ombra di dubbio, i sinuosi tatuaggi che portavano parlavano per loro. Con sguardo seccato li scorse rapidamente prima di fissarsi sulla ragazza dai capelli rossi. Clarissa.
Erano più di due anni che non la vedeva, ormai dovevano essere svaniti anche gli ultimi strascichi dell'incantesimo. Sicuramente il fatto che fosse alla sua festa circondata da Nehilim non era un caso. Restava solo da appurare cosa volessero da lui.
Più tardi durante la festa era riuscito ad avvicinare la ragazza, finalmente sola, i cacciatori non si vedevano da nessuna parte, l'occasione era perfetta per scoprirne di più.
- MAGNUS BANE! - la voce irritata di un vampiro lo costrinse a voltarsi, mentre dal fondo della sala i due Nephilim avanzavano dritti verso di loro ridacchiando sommessamente. Poteva dire addio a qualsiasi discussione volesse fare privatamente.
Liberarsi del vampiro furioso non richiese più di uno schiocco di dita, ma era pronto a scommettere che i Nephilim non si sarebbero arresi così facilmente. Sperando che fosse una cosa breve si decise a fissarli.
- Cos'è successo davvero a quella moto? – chiese.
Il giovane cacciatore dai capelli neri alzò lo sguardo per la prima volta e scoppiò a ridere.
- Gli abbiamo messo dell'acqua santa nel serbatoio. - disse fissando Magnus con due occhi, chiari e brillanti come il mare d'agosto. Lo stregone sorrise fissandolo intensamente, un sorriso speciale, che lo fece arrossire. Avrebbe voluto sfiorare quella pelle chiara, ora leggermente colorita dall’eccitazione, per sentire che sensazione davano sotto le dita quelle sottili cicatrici.
L'amico dai capelli biondi si mise in mezzo sfacciatamente, distogliendo l'attenzione del cacciatore. Bastò un minuto a Magnus per realizzare ciò che Jace non aveva capito in diciassette anni.
Il volto di Alec si illuminò quando gli rivolse la parola, sembrava facesse di tutto per ricevere la sua approvazione, e i suoi occhi non lo lasciavano un attimo.
Era innamorato di lui, era così evidente che sembrava impossibile che l'amico non se ne fosse accorto. Dopo ottocento anni Magnus avrebbe dovuto reagire diversamente, tuttavia non poté impedirsi di provare una punta di gelosia.
Li condusse in camera sua, cogliendo l'occasione per poggiare una mano sulla spalla di Alec e guidarlo dolcemente. Lo sentì irrigidirsi, e il suo sguardo scattò automaticamente a cercare Jace, ma non si scostò. Avrebbe voluto che dicesse qualcosa, qualsiasi cosa, ma quelle labbra perfette restarono ostinatamente chiuse.
In compenso iniziarono a parlare tutti gli altri. La ragazza era lì esattamente per il motivo che aveva immaginato. L'incantesimo sulla memoria era svanito, e lei rivoleva, o meglio, pretendeva, indietro i suoi ricordi. Se solo fosse stato così semplice.
- Non posso farlo – dovette ammettere a malincuore. – Gli effetti si dissolveranno da soli con il passare del tempo. -
Clary sbottò, seccata e furiosa - Ma io non voglio aspettare! Per tutta la vita ho sentito che c'era qualcosa che non andava in me. Qualcosa che mancava, qualcosa di danneggiato. Adesso so... -
La sua rabbia scatenò quella di Magnus, lei pretendeva di spiegargli cosa significava sentirsi diversi? Lo accusava di averla danneggiata? Non avrebbe voluto perdere il controllo, ma una volta iniziato a parlare le parole sgorgarono come sangue da una ferita aperta, l'espressione saccente di Jace, e lo sguardo di Alec, puntato ovunque tranne che verso di lui alimentavano la sua rabbia. La sua infanzia gli ritornò alla mente, lontana secoli, ma il ricordo ancora vivido e bruciante come se fossero passate solo poche ore. Il suicidio della madre, il tradimento del padre, e poi il senso di vuota ed angosciante libertà quando si era reso conto di essere rimasto solo.
Quando finalmente riuscì a smettere di parlare, la gola gli bruciava come se le parole lo avessero ustionato, e nella stanza era calato un silenzio assoluto. Sentiva solo il suo respiro affannato rimbombargli nelle orecchie. Per un attimo gli sembrò di avere di nuovo diciassette anni e un senso di solitudine che lo soffocava.
E poi una voce, l'unica che avrebbe potuto toccarlo e l'ultima che si sarebbe aspettato di sentire.
- Non è stata colpa tua, non si può scegliere come nascere. - Alec aveva fatto un passo avanti e gli aveva appoggiato una mano sul braccio, un tocco così leggero che avrebbe potuto non accorgersene, la sua voce dolce era sinceramente dispiaciuta, mentre tentava di consolare il sommo stregone di Brooklyn.
Magnus abbassò lo sguardo, allacciandolo a quello di Alec. Si specchiò in quegli occhi scuriti da un’ombra di tristezza, e che in quel momento guardavano solo lui. Per la prima volta vi vide riflesso non il volto di Jace, ma il suo.



° Angolo dell'Autrice °


Mi ero ripromessa che questi brevi pezzetti non avrebbero avuto un titolo, in caso contrario, questo si sarebbe chiamato "A prima vista". Non è stato difficile mettersi nei panni di Magnus e cercare di immaginare cosa l'abbia colpito in Alec. Il fascino introverso del giovane Nephilim ha colpito anche me!
Questo capitolo è un po' diverso dagli altri, alcune frasi sono della Clare, ma io ci ho aggiunto il resto e ho cambiato il punto di vista. Diciamo che così è più simile a quello che avrei voluto leggere :)
Grazie ancora a chi recensisce, ve l'ho già detto che vi adoro! A presto!


Faf



Edited by ƒaffina - 6/1/2012, 02:13
 
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